25 gennaio 2014

Ricevitori: Leningradec - Ленинградец

Leningradec
Prodotto dalla Leningrad Novator Zavod questo ricevitore pensato per la filodiffusione fu messo in commercio negli anni '50 in Unione Sovietica. La filodiffusione era estremamente popolare in URSS tanto da favorire un discreto commercio di apparecchi ricevitori. Il modello si presenta come un mobiletto di legno con i sei pulsanti per la selezione nella parte frontale. Sempre nella parte frontale troviamo l'altoparlante coperto da una stilizzazione. Il ricevitore ha oggi un notevole valore storico.

22 gennaio 2014

Ricevitori: C.Crane CC WiFi Radio

C.Crane CC WiFi
Difficile districarsi tra i vari ricevitori internet radio messi in commercio. Ma proviamo a farlo parlando del modello CC WiFi della C.Crane. Questo ricevitore è stato messo in commercio già dal 2009. Il ricevitore, come molti del suo segmento, permette di ricevere 16 mila stazioni radio, selezionabili tramite un apposito software-database realizzato da Reciva. Si possono tra le altre cose memorizzare 99 stazioni "preferite". Il design è alquanto standard, si presenta come una picco scatola con il display verde sulla destra nella parte frontale. La grande manopola posta sotto il display permette la selezione delle stazioni in maniera veloce ed agevole. Naturalmente il ricevitore non funziona solo in WiFi. Qualora lo si volesse si può collegare al modem/router internet con il cavo ethernet. 

"C. Crane’s greatest joy is to hear from someone who has just tuned in a favorite station they grew up with. There are about 12,000 international stations streaming from almost every country in the world. No matter where you are from, no matter what your musical or news preferences are, it is OK to anticipate a smile and continued joy when tuning in "back home". Are you learning a language? There is no better way to fine tune your accent than to listen to a station streaming in the language you are learning." 

In questo video una presentazione del ricevitore:

20 gennaio 2014

Musica classica, le cinque città da non perdere

Parigi al primo posto per la musica
Una buona parte degli ascoltatori della filodiffusione in Italia sono amanti della musica classica, lo testimonia anche il fatto che il canale Fd5 della Rai è tutto dedicato alla musica classica e operistica. Parlando proprio di musica classica in giro per il mondo la stazione radio pubblica WQXR di New York ha stilato la classifica delle migliori cinque città per gli amanti della musica classica e della musica in generale. Al primo posto si piazza Parigi con i suoi 30 mila spettacoli musicali all'anno. La città delle luci sembra davvero non dormire mai. Al secondo posto troviamo New York con i suoi 20 mila spettacoli all'anno. Al terzo posto Londra. La capitale inglese ospita ben dieci concert hall e 349 luoghi in cui assistere a concerti dal vivo. Al quarto posto Tokyo. La capitale del Giappone vanta più concert hall di Londra e Parigi e questo dimostra l'amore per la musica, in modo particolare classica, dei giapponesi. Al quinto posto Berlino con la sua vivace vita artistica e musicale. Queste non sono che le cinque città che si piazzano ai primi posti. E le altre? Quale città aggiungereste? 

18 gennaio 2014

Ricevitori: Siemens RR4068

Siemens RR4068
Chiamato anche tartaruga per via del suo particolare design, questo modello fu prodotto dalla Siemens nel periodo 1958-60. Realizzato interamente in plastica presenta sette tasti ergonomici, di cui sei dedicati alla selezione dei canali. I numeri posti in rilievo nella parte frontale indicano i canali. Il ricevitore poggia su quattro piedini di gomma e misura 21,5 cm di larghezza e 26 di lunghezza. La parte superiore è dotata di fessure per l'areazione. Si tratta di un pezzo da collezione abbastanza raro. 

16 gennaio 2014

Ricevitori: Revo SuperConnect

Revo SuperConnect
Una radio multifunzione. Con queste parole si può descrivere il ricevitore Revo SuperConnect. Ormai la tendenza delle internet radio è quella, incorporare più funzioni possibili all'interno di un solo apparecchio. Il Revo SuperConnect infatti permette l'ascolto della banda FM, DAB e DAB+. Ma oltre a questo la vera versatilità dell'apparecchio risiede nel fatto che è possibile sintonizzare oltre 16 mila stazioni radio attraverso lo streaming internet. Le stazioni sono divise per categorie di format e per nazione. Non solo, ma il SuperConnect permette il collegamento con altri devices quali il PC e il MAC e fungere così da impianto di diffusione sonora in qualità CD, leggendo praticamente tutti i formati di compressione possibile. Il design ricorda molto quello delle vecchie radio, si presenta così in uno stile retrò. Nella parte frontale si trovano il display con il tasto di accensione. In basso a destra gli otto tasti della preselezione. Ecco in dettaglio le funzioni maggiori.

DAB, DAB+ and FM Tuner with RDS
Internet Radio with Wi-Fi Connectivity - 16,000 Stations
Spotify Connect Enabled - Access 20 Million Tracks
DLNA Audio Streaming from PC & Mac
Bluetooth Wireless Streaming with aptX Technology

Filodiffusione, che non sia solo un jukebox

La filodiffusione resiste ancora in pochi paesi del mondo, e tra questi l'Italia. Nonostante tutto mantiene ancora molti ascoltatori e cultori. Ora dato che un certo numero di ascoltatori ci sono, perché non ripensare la filodiffusione? Renderla cioè più appetibile e interessante dal punto di vista dei contenuti. Prendiamo la Rai ad esempio. I canali della filodiffusione sono due, Fd4 e Fd5. Mentre il secondo è dedicato alla musica classica e operistica, il primo somiglia molto ad un jukebox con musica a rotazione senza parlato e spot. In un certo senso Fd5 ha un suo perché, visto che la musica classica e operistica è inascoltabile in quasi tutte le radio del nostro paese, fatta eccezione per Radio Tre e qualche radio locale. Per quanto riguarda Fd4, perché non provare a proporre contenuti diversi? Non parliamo ovviamente di modificare il format del canale (sarebbe troppo, anche se non sarebbe sbagliato), ma almeno modificare l'offerta musicale dando, ad esempio, più spazio a generi quali il jazz, l'elettronica e anche, perché no, a generi musicali "underground". Questo perché mischiare pezzi rock contemporanei con canzoni italiane degli anni '60 non è certo sbagliato ma forse troppo simile alle decine di radio private già presenti in FM. Insomma un ripensamento della filodiffusione non sarebbe male. 

13 gennaio 2014

Ricevitori: Geloso G.16/410

Geloso G.16/410
Ricevitore prodotto dalla Geloso nel 1970, aveva la caratteristica di montare un altoparlante in un mobiletto a labirinto per esaltare la gamma bassa. Nella parte frontale sinistra notiamo i sei tasti dei canali più il tasto di accensione. Pur essendo un ricevitore degli anni settanta, tuttavia presenta un design meno moderno e più orientato verso il retrò. Lo testimoniano il colore, la parte frontale e la struttura in legno smaltato. 

10 gennaio 2014

Internet radio, sempre più "Pure"

Ecco i tre modelli che la Pure ha realizzato per far convergere l'ascolto delle internet radio con la piattaforma Sirius XM. Ma vediamoli nel dettaglio.

Pure - The Evoke F4



Questo ricevitore è il successore dell'Evoke Flow e garantisce la ricezione di migliaia di stazioni radio e radio in DAB.

Pure - One Flow



L'apparecchio più economico della Pure. Permette la ricezione in wifi e il collegamento a lettori Mp3 e iPod.

Pure - Sensia 200D



Ricevitore di ultima generazione, è dotato di schermo a colori touch screen. Oltre alle funzioni classiche permette l'accesso a facebook, twitter, rss feed e ai foto album presenti nella memoria o in picasa.


9 gennaio 2014

Internet radio, il suono corre sul filo

Grace Innovator X
Come già detto in articoli precedenti lo streaming internet può considerarsi la naturale evoluzione della filodiffusione. Si è già spiegato il perché a livelli di "software", ma l'evoluzione si può riscontrare anche nell' "hardware". Se per l'ascolto della filodiffusione erano necessari appositi ricevitori collegati al filo del telefono, oggi esistono ricevitori, appunto chiamati internet radio o internet radio devices, che permettono l'ascolto di decine di migliaia di emittenti radiofoniche che trasmettono in streaming internet. Ovviamente, per le internet radio, il cavo ethernet è necessario nel caso in cui l'apparecchio sia collegato direttamente al modem, ma può anche non servire in quanto le internet radio funzionano anche wireless. 

Internet radio
Tre fattori hanno contribuito allo sviluppo delle internet radio. Il primo, il più importante, la nascita di internet e il progressivo aumento della sua velocità, essenziale sia in trasmissione (upload) che in ricezione (download). Il secondo, la trasformazione della musica in file più o meno compressi. Questo passaggio ha permesso la trasmissione di contenuti sonori tramite internet con ovviamente una qualità variabile. Il terzo, l'avvento di numerose emittenti che trasmettono solo sul web e che quindi hanno creato un segmento di ascoltatori che si rivolge principalmente a internet per l'ascolto radiofonico. Lo streaming poi è diventato talmente importante da essere praticato anche da emittenti che tradizionalmente trasmettevano in AM o in FM.

Le prime internet radio fanno la loro comparsa nel 2007, inizialmente in quei paesi (USA, Giappone) dove internet a già raggiunto una velocità adeguata alla trasmissione in streaming. Oggi vi sono molti modelli disponibili, anche se la vendita di questi apparecchi non è mai decollata del tutto a causa del fatto che una buona parte di pubblico preferisce utilizzare il computer per ascoltare la radio.  

Ma come funziona una internet radio? Si tratta essenzialmente di normali apparecchi radio, sebbene molto moderni nel design. Al loro interno presentano dei software (a volte dedicati e prodotti direttamente per l'apparecchio) che permettono la sintonizzazione e la ricerca di numerose web radio, divise per genere e nazione. Accanto a queste funzioni ve ne sono altre come la preselezione di stazioni preferite, lo spazio per memory card, la possibilità di essere collegate (tramite Usb) con lettori Mp3 e iPod. In questi video possiamo vedere in che cosa consiste e cosa offre una internet radio.  


Testimonianze di filodiffusione in Unione Sovietica

Ecco un interessante articolo-intervista sulla filodiffusione in Unione Sovietica. Per una ragione anche politica in Unione Sovietica si preferì investire pesantemente sulla filodiffusione, questo per fare in modo che i cittadini ascoltassero solo le radio governative o comunque permesse dal governo. 

Internet radio, l'evoluzione della filodiffusione

Internet radio
Raggiungendo il suo picco di popolarità intorno alla metà degli anni '60 e poi fino alla metà degli '80, la filodiffusione era lentamente e progressivamente scomparsa dal panorama dei mezzi di comunicazione, sostituita dall'avvento delle radio in FM. Dalla fine degli anni '90, con lo sviluppo della rete internet la filodiffusione è rientrata "dalla finestra" nel mercato della comunicazione. La questione è anche di natura semantica. Che cos'è infatti lo streaming internet, riferito alla trasmissione radio, se non una sorta di evoluzione della filodiffusione? Tra l'altro oggi esistono in commercio modelli di internet radio che per certi versi assolvono la funzione che un tempo spettava ai ricevitori per filodiffusione: far ascoltare i suoni che viaggiano sul cavo telefonico. Nel caso di internet parliamo di linea ADSL o fibra ottica, nel caso della filodiffusione del classico doppino telefonico. L'evoluzione sta anche in ciò, che le internet radio di oggi, a differenza dei ricevitori per filodiffusione, possono operare anche in wireless e quindi hanno una versatilità maggiore rispetto ai filodiffusori di un tempo. Altro aspetto da non sottovalutare è la sterminata offerta radiofonica che viene garantita all'ascoltatore oggi, rispetto ai soli 6 canali della filodiffusione. Naturalmente si parla di altri tempi, però è interessante ritrovare una sorta di parallelo tra queste due forme di comunicazione, la filodiffusione e lo streaming internet, accomunate da un'unica storia.

5 gennaio 2014

Musica filodiffusa per ridurre la criminalità

Non solo leggi più severe e controlli a tappeto. Per dare un taglio alla criminalità interviene la musica di Mozart e la musica classica in generale. Questo è quello che accade già da qualche anno in Nuova Zelanda. In sostanza le autorità cittadine e i gestori di attività commerciali di Christchurch, città di quasi 400 mila abitanti, hanno deciso di introdurre la musica classica, trasmessa in filodiffusione, nei centri commerciali e nelle strade del centro città. Il risultato è stato sorprendente visto che gli atti criminali sono calati drasticamente. Il fatto che la musica classica abbia un effetto calmante non è del tutto una novità. Studi specifici dimostrano che la musica classica ascoltata ad un certo volume riduce il comportamento antisociale. Purtroppo, a parte l'esperimento neozelandese, la musica classica è quasi del tutto assente nei centri commerciali nel nostro paese. Ma la parte interessante dell'esperimento risiede nel fatto che i centri cittadini vengano dotati di filodiffusione. Alcune città utilizzano questo sistema di trasmissione: in occasione del Natale viene filodiffusa musica natalizia. A Bologna invece viene filodiffusa una canzone di Lucio Dalla al giorno (intorno alle 18) in via d'Azeglio.

Ricevitori: Brionvega fd1101

Brionvega fd1101
Prodotto dalla Brionvega tra il 1967 e il 1970 l'fd1101 si presenta come un ricevitore in plastica compatto e maneggevole. Realizzato in diversi colori: nero, rosso, giallo. Nella parte superiore si trovano i pulsanti per i canali e l'altoparlante. Nella parte laterale le manopole del volume e del tono. Il ricevitore Brionvega si inserisce appieno nella politica di potenziamento della filodiffusione messa in atto dalla Rai, dalla SIP e dalle aziende produttrici di apparecchi ricevitori. In particolare le aziende cercarono di sviluppare un proprio design che rappresentasse le mode del tempo, sopratutto in fatto di interni. Ricordiamo che il ricevitore per filodiffusione era considerato un oggetto di arredo a tutti gli effetti. 

1 gennaio 2014

Le Radio dell'Unione europea su Euroclassic Notturno

Dal 1 gennaio 2014, ogni notte, dalla mezzanotte alle due, gli ascoltatori del canale filodiffusione Rai Fd5 hanno la possibilità di ascoltare, in esclusiva, i concerti realizzati o registrati dalle radio emittenti aderenti all'EBU, Unione delle Reti Radiofoniche Europee. Si tratta di una iniziativa realizzata dalla British Broadcasting Corporation. Ogni notte quindi gli ascoltatori italiani, insieme a quelli di altri paesi europei, possono ascoltare registrazioni dal vivo provenienti dagli archivi delle emittenti radiofoniche e non presenti sul mercato su CD o altro supporto sonoro. Per consultare la programmazione nel dettaglio si può cliccare la pagina Rai dedicata ai palinsesti.