16 gennaio 2014

Filodiffusione, che non sia solo un jukebox

La filodiffusione resiste ancora in pochi paesi del mondo, e tra questi l'Italia. Nonostante tutto mantiene ancora molti ascoltatori e cultori. Ora dato che un certo numero di ascoltatori ci sono, perché non ripensare la filodiffusione? Renderla cioè più appetibile e interessante dal punto di vista dei contenuti. Prendiamo la Rai ad esempio. I canali della filodiffusione sono due, Fd4 e Fd5. Mentre il secondo è dedicato alla musica classica e operistica, il primo somiglia molto ad un jukebox con musica a rotazione senza parlato e spot. In un certo senso Fd5 ha un suo perché, visto che la musica classica e operistica è inascoltabile in quasi tutte le radio del nostro paese, fatta eccezione per Radio Tre e qualche radio locale. Per quanto riguarda Fd4, perché non provare a proporre contenuti diversi? Non parliamo ovviamente di modificare il format del canale (sarebbe troppo, anche se non sarebbe sbagliato), ma almeno modificare l'offerta musicale dando, ad esempio, più spazio a generi quali il jazz, l'elettronica e anche, perché no, a generi musicali "underground". Questo perché mischiare pezzi rock contemporanei con canzoni italiane degli anni '60 non è certo sbagliato ma forse troppo simile alle decine di radio private già presenti in FM. Insomma un ripensamento della filodiffusione non sarebbe male. 

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