28 dicembre 2013

La filodiffusione in Olanda

Ricevitore per filodiffusione in Olanda
Continuiamo il nostro viaggio nella storia, passata e recente, della filodiffusione. Questa volta ci spostiamo in Olanda. Per quanto concerne le trasmissioni in filodiffusione i Paesi Bassi cominciarono le sperimentazioni già nel 1921 quando un giovane radio amatore, A.L. Bauling, estende ai suoi vicini di casa la possibilità di ascoltare le trasmissioni radio che lui riceveva. In pratica l'idea di Bauling era quella di estendere il filo degli altoparlanti fino alle abitazioni dei suoi vicini. Nasceva così una sorta di primordiale filodiffusione. Il 15 aprile 1924 viene fondata la Radio Centrale olandese. I primi abbonati sono solo cinque e ricevono la trasmissione de La Passione secondi Matteo di Bach in un concerto dalla Chiesa di San Bavo a Haarlem. L'esperimento ha talmente successo che gli abbonati saliranno a 3.500 nelle città di Zaandam, Amsterdam, Alkmaar e Deventer. 

Nonostante la crisi degli anni trenta la popolarità della filodiffusione continua a salire. I servizi offerti consistono in due canali, mentre per la ritrasmissione di canali esteri servono particolari licenze. Sono invece proibiti i canali provenienti dai paesi del blocco Sovietico. Nel 1928 viene istituito il BERC, l'associazione dei gestori di stazioni radiofoniche per filodiffusione. L'associazione pubblica una propria rivista, Radio Centrale, che affronta temi quali il rapporto con gli ascoltatori, con il governo e lo sviluppo della filodiffusione in Olanda. I primi programmi trasmessi contenevano principalmente musica classica, tuttavia la qualità del suono non era sempre eccellente. 

Pubblicità della filodiffusione
I costi di gestione per la trasmissione in filodiffusione vengono coperti in massima parte dagli abbonamenti e dalla vendita delle riviste specializzate. Nel 1936 nasce la NOZEMA, una società di broadcasting che provvederà alla costruzione di un proprio impianto di trasmissione e trasmetterà contenuti e programmi nelle città di Delf, Enschede, Hengelo e Borne. Con l'invasione tedesca durante la seconda guerra mondiale tutte le stazioni di filodiffusione passeranno in mano al gestore statale che ridurrà le proprie trasmissioni drasticamente (alle sette di sera terminavano), oltre ad aumentare il prezzo dell'abbonamento. Già nel 1942 gli abbonati alla filodiffusione sono dimezzati. La filodiffusione è totalmente in mano alle forze di occupazione.

Dopo la seconda guerra mondiale il gestore di trasmissioni in filodiffusione, PTT, studia un grande rilancio della filodiffusione, anche per contrastare lo spostamento di ascoltatori verso la radio in AM e, successivamente, in FM. Il punto su cui batte il PTT è quello secondo il quale la filodiffusione garantisce una qualità del suono impareggiabile rispetto alle trasmissioni via antenna. Vengono immessi sul mercato nuovi ricevitori e installati direttamente nelle case di nuova costruzione. Tuttavia, nonostante i notevoli sforzi, la filodiffusione perde interesse da parte del pubblico. Si calcola che tra il 1945 e 1950 ci sono in Olanda circa 500 mila abbonati alla filodiffusione. Il video seguente è una realizzazione pubblicitaria del PTT per promuovere la filodiffusione. Come si può vedere dalle immagini il ricevitore non aveva la manopola della selezione, essa si trovava attaccata al muro.

Un ultimo tentativo di mantenere in vita la filodiffusione, e con essa le comunicazioni via cavo, viene fatta nel 1958 con la sperimentazione di trasmissioni televisive via cavo. La sperimentazione non ha successo a causa di problemi tecnici e la limitata offerta di canali televisivi. Così già dalla metà degli anni '60 si decide di eliminare gradualmente le trasmissioni in filodiffusione. L'ultima centrale trasmittente, nella città di Delft, viene spenta il 31 gennaio 1975, quando ormai il mercato radiofonico era dominato dalle onde medie, corte e dalla "nuova" banda FM. Per ulteriori informazioni sulla filodiffusione in Olanda si può consultare la pagina, e la pagina.

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